Dopo la sconfitta del Giappone, gli americani interdissero tutte le arti marziali compreso il Judo. I judoka poterono allenarsi solo clandestinamente. Nel 1946 i professori del Kodokan furono autorizzati ad insegnare…alle truppe americane il Judo fu permesso a condizione di non presentarsi come arte marziale ma come sport. Fino a questo momento il Judo era stato diffuso soprattutto in Giappone. Soltanto Kano e alcuni dei suoi allievi l’avevano introdotto in Europa e America.
Qualche iniziato si era formato in Inghilterra, in Francia; negli Usa, in Argentina, ecc. Il nuovo Judo giapponese avrebbe dovuto espandersi nel mondo intero in poco tempo. Nel 1950, circa 150.000 judoka sono titolari della cintura nera. L’anno seguente, le forze americane autorizzano l’insegnamento del Judo nelle scuole giapponesi. Nel 1952, nel 70° anniversario della creazione del Judo, si contano in Giappone 200.000 cinture nere.
Nel 1956 il Giappone organizza i primi campionati del mondo a Tokyo. Dalla fine della guerra più di 15.000 stranieri hanno compiuto un soggiorno più o meno prolungato in Giappone al fine di perfezionarsi. Un nuovo edificio modernissimo, dalle grandi vetrate è stato costruito. Oltre all’immenso tappeto, contiene sale speciali per l’allenamento delle donne, dei bambini, degli allievi particolari e degli stranieri. Ospita tanto studenti specializzati quanto istruttori fissi.
Assieme al patrimonio di esperienza e di pensiero, il Judo coltiva anche l’aspetto sportivo voluto dallo stesso Jigoro Kano. Egli riteneva infatti che questo fosse il modo migliore per la diffusione del suo metodo in tutto il mondo. Questa intuizione si dimostrò particolarmente esatta: il Judo venne ammesso ai Giochi Olimpici di Tokyo nel 1964 dove il dominio giapponese subì la prima scossa con la vittoria di Anton Geesing nella categoria open (senza limite di peso).
Naturalmente questa evoluzione sportiva del Judo ha anche aspetti negativi: il Judo si sta incamminando sempre più verso i modelli di sportività della società moderna. Esistono tuttavia ancora oggi le associazioni di Judo tradizionale che perseguono l’intento di mantenere viva la tradizione, con gare che non rispettano le regole dettate dagli organismi internazionali, esami per la definizione dei gradi di esperto e metodologie di insegnamento che seguono più fedelmente i dettami di Jigoro Kano. Vengono insegnati randori e kata cercando di atternersi il più possibile ai principi fondamentali che ispirano il Judo Kodokan.
[Judo Tokyo 1964. Isao Inokuma (JPN) – Anzor Kiknadza (USSR) (+80kg)]
Principali date di sviluppo del Judo
- 1860 nascita di Jigoro Kano (morto nel 1938)
- 1882 fondazione del Kodokan
- 1886 prime elaborazioni di kata
- 1895 formulazione del Go-kyo
- 1921 nuova formulazione del Go-kyo, lo stesso dell’attuale
- 1922 il Judo viene dichiarato completo nei suoi mezzi e nei suoi fini
- 1922 il Kodokan diviene società pubblica. Fondazione della Società Culturale del Kodokan
- 1934 primi campionati del Giappone
- 1948 prima federazione Europea
- 1951 prima federazione Internazionale
- 1956 primi Campionati Mondiali
- 1964 ammissione ai giochi Olimpici (maschile)
- 1988 ammissione delle donne alle Olimpiadi (sport dimostrativo)
- 1992 ammissione definitiva delle donne alle Olimpiadi
2 commenti su “Il Judo alle Olimpiadi”
Ciao Giuseppe,
ti ringrazio per i complimenti. Purtroppo non ho materiali video su Rennella e anche su Youtube non c’è nulla 🙁
Un saluto
Fabio
Webmaster
Salve a tutti, ho praticato questo fantastico sport molti anni fa’ ed ho avuto l’onore di frequentare la stessa palestra di Raffaele Rennella ( uno dei più grandi ) e volevo sapere se qualcuno ha del materiale soprattutto video che riguarda questo straordinario atleta,grazie a tutti e complimenti per il sito che ha reinnescato la voglia di tornare sul tatami.